Una scelta di consumo consapevole che permette di esaltare i prodotti tipici, i gusti e i sapori locali, preservando però le tradizioni enogastronomiche del nostro territorio.
Oltre ai prodotti agricoli del territorio come i Frutti di Bosco di Peveragno, il Peperone di Carmagnola, l’Asparago di Santena, il Porro di Cervere e molti altri ancora… il Castello dei Solaro ha adottato per il suo Ristorante molti prodotti locali; solo per citarne alcuni tra i più conosciuti: i formaggi Castelmagno, Raschera, Bra, Toma, Robiola, Testun e Nostrale tutti rigorosamente DOP e tipici della provincia di Cuneo e la carne bovina Fassona di razza piemontese, la Gallina Bianca di Saluzzo, il coniglio di Carmagnola, l’agnello Sambucano e molto altri ancora…!
Prossimamente vorremo approfondire con voi la storia di questi prodotti per farvene innamorare e scoprire i valori, le tradizioni e le storie che noi del Castello dei Solaro vogliamo preservare.
Oggi vi parliamo del Castelmagno, un formaggio italiano DOP prodotto nel territorio dei comuni di Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana in provincia di Cuneo.
È prodotto principalmente con latte vaccino da due mungiture consecutive (serale e mattutina) e viene talvolta addizionato con latte caprino od ovino in percentuali che vanno dal 5% ad un massimo del 20%.
Il formaggio Castelmagno, così come il latte per produrlo, può essere esclusivamente prodotto, stagionato e confezionato nel territorio amministrativo dei comuni sopracitati.
Il suo sapore delicato diventa forte e a tratti piccante, a seconda del periodo di stagionatura. E’ possibile trovarlo con l’etichetta blu nel caso di ”Castelmagno prodotto della montagna" (trasformazione e stagionatura in zone montane) o con etichetta verde nel caso di “Castelmagno di Alpeggio" (trasformazione e stagionatura ad una quota superiore ai 1000m) .
Conosciuto sin dall’antichità, forse dagli anni 1100 come il gorgonzola, lo ritroviamo anche in una sentenza arbitrale del 1277 dove il Marchese di Saluzzo, per l’usufrutto di alcuni pascoli, richiedeva di essere pagato con una certa quantità di formaggi di Castelmagno.
Dopo il periodo d’oro del 1800 dove lo ritroviamo nei menù degli chef e delle tavole londinesi e parigine, ci fu una battuta d’arresto sino agli anni 1980 dove si è deciso di riprenderne la produzione e tutelare questo buonissimo formaggio.
Buon appetito a tutti, scegliete anche voi per le vostre tavole…I prodotti locali, stagionali e il più possibile a Km zero!
Il Blog